lunedì, luglio 05, 2004

 
23.06.04

SHANGHAI
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Aeroporto da ingegneri francesi.

Shanghai e' il vero set di Blade Runner. Fiera della vanita' architettonica contemporanea, immersa nella nebbia e in una pioggia impalpabile di soluzione salina. Da il meglio di se' con il buio, quando accende le luci delle insegne e degli skyscrapers. Luci eccessive, colorate, tra Tokyio e Las Vegas.

Di qua il Bund, di la' Pudong. Di qua le concessioni occidentali, con i loro edifici di inizio secolo oggi imbevuti di muffe e linee retro. Di fronte, al di la' del fiume, le ex-risaie hanno lasciato posto ad una urbanizzazione futuribile che pullula di grattacieli e pezzi unici di disegnatori visionari. In un reticolo di grandi assi viari e parchi verdi.

L'ambizione di ogni regime che si crede eterno (e, sopratutto, vuole essere creduto tale) sta nel dare ordine allo spazio, sovrapponendo la propria geometria allo spazio, che di per se' invece non avrebbe nessuna esigenza di farsi misurare (come si puo' definire il contrario di geometria? Perche' non esiste una parola per la geo-incommensurabilita'?).

Gli edifici vogliono stupire, ma sono troppi per riuscirci e troppo slegati uno rispetto all'altro. Solo la torre della tv ha una personalita' inconfondibile. La torre dell'Hotel Hyatt (400 e piu' metri) non ha punti di riferimento visivi e quasi si fatica a crederla cosi' alta.

La sede della Banca di Cina di Pei e' elegante nella trasformazione da base quadrata a vertice circolare. Ma e' costruita per popolare lo skyline: non ha rapporto con il resto.

Il fiume e' percorso da imbarcazioni di ogni taglia. Senza sosta, notte e giorno.L'aria pesa sulla pelle, umida. Gocce di sudore tropicale scorrono verso il fiume.

A tarda sera, con la citta' vuota, la via di Nanchino e' anonima come la strada commerciale di un centro tedesco. Le stanze thai di Face accolgono calde e cool una clientela di stranieri senza fissa dimora, che giocano a tessere una lega tra espatriati fondata sull'internazionale del cocktail e dell'abbordo facile.

Guardo ogni poltrona per cercare una traccia di Alessandra.

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